... all'undicesimo della ripresa eccolo scendere agevole e felpato sulla fascia sinistra, si avvita su se stesso, esegue un loop, dimentica la palla quattro passi indietro, ma la aspetta sicuro e beffardo... eccola, è tra i suoi piedi, fresca, tonda, soda... ma un vuoto di memoria lo induce alla riflessione: perchè stava lì quella fresca sera autunnale, in mutande e maglietta, sudato e puzzolente? Attorno a lui volti sconosciuti lo incitavano: "e passa sta cazzo de palla!!!!! ma che 'tte sei rincojonito??" Non li conosceva, non sapeva perchè lo chiamavano e lo ingiuriavano, gli urlavano dietro frasi irripetibili. Poi un intervento a forbice del terzino destro lo riportò alla realtà: la contusione e la distorsione conseguenti all'intervento assassino gli dolevano, certo; ma era tornato!!!! Era di nuovo in campo, anche se i suoi compagni lo avevavo scalciato fuori dalla riga bianca, all'altezza del corner, per non intralciare la ripresa del gioco. Ma era tornato. Si rialzò faticosamente, squassato dal dolore e nell'insofferenza di tutti gli altri mutandati. Camminava a fatica e gli occhi gli si riempirono di lacrime: erano di gioia. Stava finalmente riassaporando l'emozione dei dolori da footbal: guadagnò la panchina in preda all'euforia e una volta seduto iniziò a massaggiarsi la caviglia; erano anni che non assaporava queste gioie. Si leccò l'abrasione come un cane. Poi salutò tutti, si diresse verso la doccia ma non lo rivide più nessuno.

giovedì 8 novembre 2018

Al Babel tornano a suonare le note dei Verdiramarro


Si torna a parlare di calcio. Si torna a giocare a calcio. E’ il grande ritorno dei Verdiramarro contro i Verdiramarrossi. La partita si incaglia, però, sulla composizione delle formazioni: nessuno conosce i convocati, neppure il Presidente eletto dal popolo dai due vicepresidenti che lui stesso ha convocato ignorandone la carica coperta. “Non voglio rivelare i convocati per non influire sull’esito del risultato” dichiara il Presidente dei Calciatori aggiornando immediatamente il suo CV apportando la modifica “Presidente della FIGC e C.T. della nazionale”. Scoppia la lite e la crisi è dietro l’angolo. Prima i giocatori si schierano correttamente ed equamente nelle varie metà campo (se ne contano  



all’inizio), ma immediatamente prima del fischio viene notato l’elevato numero di clandestini e la partita viene sospesa per motivi di sicurezza e vengono chiuse tutte le porte degli spogliatoi. Dopo infinite e interminabili trattative e solo con la richiesta di archiviazione dei reati da parte della magistratura di Catania viene dato il calcio d’inizio grazie ad un comma inserito in extremis nel “Decreto Genova, un passo inutile per i cittadini, ma una grande svolta per evasori e criminali”.

Il calciotto è uno sport di squadra che si gioca sul campo con pesanti pietre di granito levigate, dette stones (pietra in inglese), dotate di un'impugnatura. I giocatori, suddivisi in due squadre, fanno scivolare queste pietre su un pavimento di ghiaccio verso un'area di destinazione, detta "casa" (home), contrassegnata da tre anelli concentrici. Le due squadre, ognuna composta da quattro giocatori, lanciano a turno le pietre con un effetto detto curl (roteare in inglese), grazie al quale la pietra percorre una traiettoria curvilinea. Ogni squadra ha a disposizione otto lanci per ogni intervallo di gioco, detto end, dove ogni giocatore lancia due stones, o pietre.
Lo scopo del gioco è di accumulare, nel corso della partita, un punteggio maggiore dell'avversario. I punti si calcolano in base al numero di stones più vicine al centro della casa alla conclusione di ogni mano. Una mano si completa quando entrambe le squadre hanno lanciato tutte le proprie stones. Un gioco può essere costituito da dieci o da otto mani che viene definita “ragnatela” o metodo di gioco di Niels Bohr, il precursore del gioco a zona orbitale.
La traiettoria curvilinea può essere ulteriormente influenzata dall'azione delle scope da curling, che vengono usate per abradere la superficie del ghiaccio di fronte al sasso alterandone le caratteristiche.
Strategia e gioco di squadra determinano il percorso ideale e il posizionamento della pietra in ogni lancio; il compito della squadra è far sì che la pietra arrivi nel punto desiderato. Per la strategia e la tattica applicata questo sport è soprannominato "scacchi sul ghiaccio".
“MA A CHE CAZZO STAMO A GIOCA’?” esclama un convocato all’improvviso che deriso dai compagni si becca una stone in fronte ed una scopa abrasiva nel culo.
“Abbiamo studiato all’università della vita e ci siamo informati su internet” esclamano tutti gli altri giocatori che proseguono la partita. Il tennistavolo o Xi Jinping, più popolarmente conosciuto come Ping, è uno degli sport di maggior diffusione nel mondo e una specialità olimpica. È stato inventato alla fine dell'800, in particolare nel 1884.
Può essere svolto a scopo ricreativo a qualsiasi età e si può giocare in luoghi ristretti, al chiuso e all'aperto.
Per la pratica agonistica sono necessari luoghi attrezzati e spaziosi al chiuso. Richiede, inoltre, un'opportuna preparazione psicofisica a causa delle sollecitazioni, sia fisiche che di concentrazione mentale, espresse nei brevi tempi di ogni scambio.
Per questo l'atleta di tennistavolo esprime in genere doti fisiche di coordinazione, rapidità di movimento e ottimi riflessi oltre ad una certa sensibilità nel tocco …