... all'undicesimo della ripresa eccolo scendere agevole e felpato sulla fascia sinistra, si avvita su se stesso, esegue un loop, dimentica la palla quattro passi indietro, ma la aspetta sicuro e beffardo... eccola, è tra i suoi piedi, fresca, tonda, soda... ma un vuoto di memoria lo induce alla riflessione: perchè stava lì quella fresca sera autunnale, in mutande e maglietta, sudato e puzzolente? Attorno a lui volti sconosciuti lo incitavano: "e passa sta cazzo de palla!!!!! ma che 'tte sei rincojonito??" Non li conosceva, non sapeva perchè lo chiamavano e lo ingiuriavano, gli urlavano dietro frasi irripetibili. Poi un intervento a forbice del terzino destro lo riportò alla realtà: la contusione e la distorsione conseguenti all'intervento assassino gli dolevano, certo; ma era tornato!!!! Era di nuovo in campo, anche se i suoi compagni lo avevavo scalciato fuori dalla riga bianca, all'altezza del corner, per non intralciare la ripresa del gioco. Ma era tornato. Si rialzò faticosamente, squassato dal dolore e nell'insofferenza di tutti gli altri mutandati. Camminava a fatica e gli occhi gli si riempirono di lacrime: erano di gioia. Stava finalmente riassaporando l'emozione dei dolori da footbal: guadagnò la panchina in preda all'euforia e una volta seduto iniziò a massaggiarsi la caviglia; erano anni che non assaporava queste gioie. Si leccò l'abrasione come un cane. Poi salutò tutti, si diresse verso la doccia ma non lo rivide più nessuno.

venerdì 24 luglio 2009

Minacce a "Il Calciotto de Noantri"

giovedì 23 luglio 2009

Ostia: l'interrogatorio di Carnicelli


"Sono stato dai magistrati per rispondere alle loro domande sulle contestazioni addebitatemi. Avrei voluto portare il mio contributo all'accertamento della verita', ma non siamo stati posti nella condizione di farlo". A dirlo ai giornalisti e' Sandro Carnicelli, difensore degli Holes Blacks, all'uscita del Palazzo di Giustizia del XIII Municipio. L'ex terzino e' stato ascoltato oggi dal procuratore aggiunto nell'ambito dell'inchiesta sugli "azzoppamenti seriali con il destro", ed il pool è orientato ad incriminarlo anche per "pesca in alto mare con i braccioli, parcheggio abusivo, violazione dei diritti d'autore, dei diritti dei rifugiati e dei diritti in genere, segnali vietati al compagno durante le partite di scopone scientifico e piantagione di mirto di Sardegna. L'interrogatorio e' durato poco meno di un'ora.
L'ex terzino de noantri ha dunque respinto le accuse con una sola dichiarazione messa a verbale: "Mi dichiaro estraneo ai fatti, ma non rispondo se non mi vengono fatte contestazioni specifiche". Dopo avere ascoltato le accuse che gli vengono mosse dalla Procura, Carnicelli ha chiesto che gli venissero indicati gli episodi specifici di gioco violento e scorretto, i singoli atti che avrebbe posto in essere per agevolare il il nuovo schema difensivo dell'Avv. Di Mario. Non avendo ottenuto quel che chiedeva, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Lo si è appreso in ambienti giudiziari.
I pm si sono limitati ad elencare all'indagato le fonti di prova a suo carico, basate su dichiarazioni di Natale e Borelli e su intercettazioni video-citofoniche che, in attesa dell'autorizzazione del Senato, non sono utilizzabili. La verbalizzazione è durata circa un'ora. Adesso in Procura é atteso il pataccaro plastico Leotta, pure lui indagato con l'accusa di cianchettatura aggravata.
Gia' ieri i magistrati hanno ascoltato Valia (Verdi Ramarro'ssi) e Galanti (Polo Nere), entrambi raggiunti da un avviso di garanzia nell'ambito della stessa inchiesta. "Sulla richiesta avanzata dal mio difensore di formulare in modo chiaro e preciso, come impone la legge, i fatti o il fatto, le prove o le condotte - precisa Carnicelli -, non mi e' stato indicato un solo fatto o una sola condotta e , quindi, non ho potuto rispondere, pur essendomi recato in Procura per contribuire all'accertamento della verita'". "Ho fatto comunque presente - conclude il tuttofare della difesa Holes Blacks - di essere disponibile in qualsiasi momento e, nel loro silenzio, avanzeremo richiesta di archiviazione".


mercoledì 22 luglio 2009

Scomode Verità

Siamo entrati in possesso del testo delle intercettazioni che inchiodano Sandro Carnicelli alle sue pesanti responsabilità. Tuttavia, dalla video-citofonata di cui pubblichiamo il testo, appare collusa o quantomeno connivente l’intera squadra dei Black Holes

Maturani:Pronto?
Leotta: Pronto.
Maturani: Ciao sono Leotta!
Leotta: Eccomi! Ma sei pazzo…
Maturani: Tranquillo, il citofono non è sotto controllo…Allora, è Massimo Ascioti.
Leotta: Eh?
Maturani: E’ lui che azzopperà “il blogger”
Leotta: Non mi dire!
Maturani: Sì.
Leotta: E come si sa?
Maturani: E... da una serie di deduzioni, per il rispetto che si deve all'intelligenza.
Leotta: Ah, ma è fuori?
Maturani: Sì, è fuori [fuori dal carcere, in libertà].
Leotta: Ah, non lo sapevo neanche.
Maturani: Sì; questa cosa qui, da come so che la farà… una cosa rozzissima, ma fatta con molto rispetto, quasi con affetto... e sarà fatta soltanto al “blogger”. Secondo me, come un altro manderebbe una lettera o farebbe una telefonata, o metterebbe una bomba…lui invece lo azzopperà…
Leotta: Alla Ascioti, sì sì.
Maturani: Un entrata criminale, a gamba tesa sulle ginocchia, cioè proprio il minimo...
Leotta: Sì, sì, cioè proprio come dire “mi faccio sentire, sono qui presente”.
Maturani: Sì, tipo: "è arrivata una raccomandata, caro blogger" E Lui gli spezza le gambe.
(risate)
Leotta: Pensa che Lui [Ascioti] non sa neanche calciare col destro…!
(risate)
Maturani: Su con la vita!
Maturani: La verità ai carabinieri gli ho detto: io trenta milioni glieli davo pure, ma Lui lo fa gratis, rosica troppo a perdere la partita. Quelli scandalizzatissimi. "Come trenta milioni?! Come?! Lei non glieli deve dare, noi l'arrestiamo!" Gli dico: "Ma nooo, su, per trenta milioni! Comunque lo ha fatto gratis!!" Poi mi hanno circondato la villa, perché avevano paura che Lui mi avrebbe cercato… a sera siamo usciti, io e Di Mario dalla macchina, paurosissimi (...)
Leotta: Ormai non sei uscito più.
Maturani: Poi casomai vediamo. Casomai mi faccio una legge per depenalizzarmi.
Leotta: Va be', sentiremo

Secondo Maturani dunque il 20 luglio 2009 al Babel Camp il noto boss Massimo Ascioti tentò di azzoppare per sempre Massimo Cinti, nelle intercettazioni chiamato “il blogger”. I ripetuti interventi assassini di Ascioti provocarono ingenti danni al Cinti che tuttavia venne rimesso in piedi dai medici per la partita successiva. Dopo aver ricevuto ulteriori minacce, Cinti si trasferì per qualche mese con la famiglia in Gallura. Maturani, nel mezzo di un'intercettazione video-citofonica, commentò con Leotta l'attentato definendolo scherzosamente un atto fatto «con affetto», proseguendo sullo stesso tono che «secondo me, come un altro manderebbe una lettera o farebbe una telefonata, lui gli spezzerebbe le gambe» e sottolineando che la natura del gesto è da ricercarsi nel fatto «che non sa calciare col destro».
Contrariamente a quanto Maturani pensava, invece, l'attentato non è attribuibile a Ascioti in quanto all'epoca del fatto era a Reggio Calabria, detenuto. Esso è ascrivibile altresì (come risulta dalle dichiarazioni di Galliano Antonino) alla mafia catanese nella persona di Sandro Carnicelli: una volta raccordatosi con il suo sodale Giovanni Di Mario di Catania, il capo dei Black Holes , aveva, come si suol dire, «preso in mano la situazione» relativa a Maturani e Leotta, che, come si è visto (per concorde dichiarazione di Ganci, Anzelmo e Valerio), sarebbe stata sfruttata non soltanto per fini prettamente estorsivi, ma anche per potere "agganciare" politicamente Sandro Valìa e per ricondurre Massimo Cinti alla ragione.
Un rapporto della Criminalpol del 13 aprile 2001 recita che «L'aver accertato attraverso la citata intercettazione video-citofonica il contatto tra Maturani, di cui è bene ricordare sempre la sua particolare pericolosità criminale, e Leotta ne consegue necessariamente che anche la Carnicelli spa e la Di Mario spa (società per le quali il Leotta produce patacche plastiche), operanti in Milano, sono società commerciali gestite anch'esse dalla mafia e di cui la mafia si serve per riciclare il denaro sporco, provento di illeciti» a danno del Cinti. Sull'attività di Ascioti nello stesso periodo in cui prestava servizio come stalliere di Maturani la Criminalpol, in un’intervista, descrisse ad un giornalista francese l’Ascioti come “una delle teste di ponte di cosa nostra nel nord Italia”. Tuttavia, è acclarato che il colpevole è Sandro Carnicelli.

martedì 21 luglio 2009

Carnicelli condannato a scontare la pena secondo il codice 41 bis


Si de "Il Calciotto de Noantri" all'art. 34 del ddl sulla sicurezza che inasprisce il regime di detenzione per i giocatori fallosi.

Con 249 voti a favore, 7 contrari ed 1 astenuto "Il Calciotto de Noantri" ha approvato l'articolo 34 del ddl sulla sicurezza che inasprisce l'articolo 41 bis che viene applicato soprattutto per i condannati di gioco scorretto, gioco falloso reiterato e falli di mano reiterati.
Un voto «quasi unanime» come ha sottolineato il presidente del Calciotto Graziano Natale, che ha espresso biasimo per i soli voti contrari delle Polo nere, per altro usciti anche ieri sera sconfitti dal verdetto del campo. I Verdi Ramarro'ssi non possono che compiacersi della quasi unanimità di questo voto» ha detto Borelli.
Dopo il varo delle norme che hanno agevolato il sequestro e la successiva confisca dei beni anche ai giocatori degli Holes Blacks scorretti, Leotta, Maturani ed un irriconoscibile Galanti, "un altro importantissimo passo è stato compiuto nell'opera di disintegrazione di un pericoloso e perverso paradigma di una vera e propria caccia all'uomo di sistema", tuona Valia. Molto soddisfatto anche il rientrante Luke Foro, fra i proponenti dell'inasprimento del 41 bis. Di Mario, l'unico astenuto, spiega poi che nel corpo della norma vi sono anche misure più restrittive che riguardano il regime detentivo per impedire che dalle carceri i giocatori scorretti possano esercitare il loro potere attraverso i social networks. Inoltre, i contatti con gli attaccanti, nel caso i condannati rivedano la luce dei lampioni dei campi di calcio, non potranno essere più di tre a partita. Anche la permanenza all'aperto continuerà a essere consentita ma con maggiori restrizioni: non potranno superare la linea di centrocampo e non potranno godere più di quattro tocchi di palla ad azione. Ancora, saranno introdotti alcuni accorgimenti per evitare che i giocatori delle Polo Nere comunichino tra di loro e si scambino passaggi più di due volte consecutive. Il tiro in porta sarà permesso solo se il divario di reti con gli infratinati ramarro sarà uguale o superiore a 3. Ed è inserita l'aggravante se il fatto è commesso da un Pubblico ufficiale, da un incaricato di pubblico servizio o da un avvocato, ma anche da un barman, da un imprenditore di patacche di plastica, da un cuoco, da un addetto alla manutenzione di aeroplani, da un operatore di scavi archeologici o da un libraio.
"Sono d'accordo sull'inasprimento delle pene per gli Holes Blacks, ma la riforma delle regole del Calciotto non si deve dimenticare di abolire le leggi e tutti quegli assurdi benefici di pena come la buona condotta, per esempio, ed anche gli eventuali sconti di pena" ricorda il sempre tempestivo e pragmatico Ascone. "Siamo sicuri che un giocatore scorretto si comporti bene in carcere e dimostri pentimento per il suo reato?" chiede Di Giacomo. "Il perdono? Devono essere interpellate le vittime e i loro familiari e il loro parere deve essere vincolante; eventuali sconti di pena possono essere concessi solamente dopo aver scontato almeno il 90% della pena stessa! Nel caso dell'ergastolo solo dopo il compimento dell'85 anno di età del reo, e previo parere, che deve essere sempre e comunque vincolante, dei familiari delle vittime possono essere concessi i domiciliari al calciatore scorretto" afferma la vittima Cinti. "Ci sarà un motivo se tutti i più incalliti giocatori scorretti d'Europa preferiscono giocare in Italia, forse è giunto il momento di togliere loro questi privilegi" dichiarano Panci ed Esposito dai loro comodi lettini sotto un ombrellone a Porto Cervo.


mercoledì 15 luglio 2009

I Ramarro'ssi vincono al 90' dopo un interminabile assedio


Le Polo Nere schiacciate per tutta la partita nella propria metà campo
Divario nettissimo, ma gli infratinati vincono all'ultimo minuto su autogol



Gli Holes Blacks sembravano avere a loro disposizione tre divisioni corazzate e l’equivalente di sette divisioni di fanteria. Il concentramento di forze di difesa cosi' ingenti ha richiesto ai Ramarri molte misure ingegnose nel portare avanti i loro attacchi. Soprattutto è stato necessario, per la squadra capinata da Valia, impedire all’aviazione nemica di rendersi conto perfettamente dell’imponenza dei preparativi. Tale sforzo è stato coronato da un completo successo cosi che l’attacco si è concluso con una vera sorpresa e con il totale successo soltanto dopo 3 minuti di recupero. Sotto la luce della luna piena, quasi un migliaio di bordate da fuori area sono state scagliate sulla difesa di Ascioti Senio, Di Mario e Co. la sera del 10 luglio per tutti i 90 minuti; il tiro è stato quindi diretto contro la porta occupata a turno da Dei, Leotta, Maturani e Galanti e spesso da tutti insieme con gli obici del calibro di Ascone, Natalucci e Asciotino. Sotto la protezione del fuoco delle artiglierie, resa più efficace dai bombardamenti del gioco aereo, avanzavano spesso a suonare la carica il 3° ed il 7° corpo d'armata, comandati rispettivamente dai generali Cinti e Di Giacomo, che hanno attaccato su un fronte di quattro divisioni; l’intero 3° corpo ha cercato di aprirsi due varchi attraverso le linee fortificate nemiche trovando sempre l'opposizione degli assediati. Dietro di loro seguivano le due divisioni corazzate del 9° corpo d’armata (generale Valia) per sfruttare l’eventuale successo. Notevoli progressi sono stati compiuti sotto la protezione di un fuoco imponente; all’alba erano state create nello schieramento delle Polo Nere profonde sacche. I giocatori del genio Ramarro avevano intanto sgombrato il terreno dalle mine alle spalle delle truppe di punta; ma il sistema di campi minati non era stato sfondato in tutta la sua profondità e non vi era alcuna speranza che le forze infratinate riuscissero ad aprirsi molto presto una breccia. Più a sud, la 4° divisione lanciò diversi attacchi dal bosco della Tenuta Presidenziale, mentre la 7° divisione corazzata e la 44° divisione del XIII corpo d’armata irrompevano contro le linee difensive che stavano di fronte a loro. Con ciò hanno ottenuto il risultato di indurre il nemico a trattenere per tre giorni Carnicelli e Palmieri dietro questo tratto del fronte, per quanto contumaci, mentre la battaglia decisiva si sviluppava più a nord. Tuttavia, sino a quel momento nessuna breccia era stata aperta nel profondo sistema di campi minati e di sistemazioni difensive delle divisioni nere.
Nelle primissime ore del giorno 11 Borelli ha tenuto a rapporto rapporto i comandanti di grado più elevato, dando ordine di spingere di nuovo all’attacco prima dell’alba, in conformità alle sue istruzioni iniziali. Effettivamente, durante la giornata altro terreno fu guadagnato dopo aspri combattimenti. Negli Alti Comandi nemici c’erano stati gravi sconvolgimenti. Alla fine di settembre, Ascioti Senior era stato ricoverato in ospedale ed era stato sostituito dal generale Leotta detto "Lo Stumme de Noantri". 24 ore dopo l’inizio della battaglia "Lo Stumme de Noantri" mori in seguito ad un attacco cardiaco; su richiesta di Maturani, Ascioti Senior lasciò l’ospedale e riprese il comando della difea nel tardo pomeriggio riportando le posizioni a quelle del giorno 10. A questo punto la 9° divisione australiana, agli ordini del generale Asciotino, fece una nuova ed efficace puntata in direzione nord, poi verso ovest, cambia direzione verso est e dalla sacca verso il mare, ha raggiunto la Sardegna, ha intercettato tutte le navi Tirrenia di ritorno verso il continente, è stato fermato su una boa al largo di Civitavecchia dall'esasperato Natale che ha prima mollato la famiglia e poi ha ripreso i suoi gradi di Comandante Supremo. Arrivò allora l’ordine di Di Mario che proibiva qualsiasi ritirata, ma la decisione non era più nelle mani degli Holes Blacks.
Nelle prime ore del giorno 11, la 5° brigata scatenò un fulmineo attacco a otto chilometri a sud del centro sportivo Babel, che ebbe pieno successo. La battaglia era ormai vinta per i Verdi Ramarro'ssi e la via era aperta ai loro giocatori per inseguire il nemico attraverso il campo deserto ormai sgombro di ostacoli.


lunedì 13 luglio 2009

14 luglio 2009 sciopero dei blog contro il DDL Alfano per il diritto alla Rete: "Rumoroso silenzio" in Internet e sit-in in piazza Navona (ore 19:00)


comunicato stampa


Per la prima volta nella storia della Rete i blog entrano in sciopero.
Accadrà domani, 14 luglio, con una giornata di rumoroso silenzio dei blog italiani contro il disegno di legge Alfano, i cui effetti sarebbero quelli di imbavagliare l'informazione in Rete.
Il cosiddetto obbligo di rettifica, pensato sessant'anni fa per la stampa, se imposto a tutti i blog (anche amatoriali) e con le pesanti sanzioni pecuniarie previste, metterebbe di fatto un silenziatore alle conversazioni on line e alla libera espressione in Internet.

Domani 14 luglio dunque, invece dei consueti post, i blog italiani metteranno on line solo il logo della protesta, con un link al manifesto per il Diritto alla Rete: http://dirittoallarete.ning.com. Sul network verrà pubblicato inoltre uno slideshow di tuti i blogger imbavagliati che hanno aderito.

L'iniziativa prevede anche un incontro-sit in piazza Navona a Roma, alle ore 19 di martedì 14 luglio, e un simbolico imbavagliamento sia dei blogger presenti sia della statua simbolo della libertà di espressione, quella del Pasquino.

Hanno aderito all'iniziativa blogger di ogni area politica (ma anche non politici) ed esponenti di diversi partiti e associazioni.

Tra gli altri: Ignazio Marino, Vincenzo Vita, Mario Adinolfi e Francesco Verducci (Pd); Antonio Di Pietro (Idv): Pietro Folena (Partito della Sinistra Europea); Amici di Beppe Grillo di Roma, Calabria e Taranto; Articolo 21; Sinistra e Libertà; Per il Bene Comune; Partito Liberale Italiano (PLI).

Hanno aderito a titolo personale anche Giuseppe Civati, Sergio Ferrentino, Massimo Mantellini, Alessandro Robecchi, Claudio Sabelli Fioretti, Ivan Scalfarotto, Luca Sofri, Marco Travaglio e Vittorio Zambardino.

Anche alcuni parlamentari della maggioranza (come Antonio Palmieri e Bruno Murgia), seppur non verranno in piazza, hanno espresso la loro contrarietà alla norma imbavaglia-Rete presente nel ddl Alfano.

Sarà in piazza Navona anche il professor Derrick de Kerckhove, guru della Rete e docente all’Università di Toronto. Verrà infine annunciata la costituzione della “Consulta permanente per il Diritto alla Rete”: avrà l’obiettivo di aprire un tavolo di confronto tra il mondo della Rete e la politica, che tenga conto della libertà di espressione e di informazione, e soprattutto delle necessità di chi la Rete la vive ogni giorno come utente e cittadino.

DIRITTO ALLA RETE


Alessandro Gilioli
Enzo Di Frenna
Guido Scorza

mercoledì 8 luglio 2009

Gioggi lancia un'OPA per acquistare i Verdi Ramarro'ssi e versa l'anticipo!



martedì 7 luglio 2009

I Verdi Ramarro'ssi trionfano alla prima all'Emirates Babel


I Verdi Ramarro’ssi ribaltano in tribunale la sentenza del campo!
Gli Holes Blacks pagano caro le loro irritanti provocazioni
Ascioti Senior parla apertamente di brogli e si dice pronto al “martirio” fino a che la verità non torni quella del campo

Si è dovuto aspettare fino all’alba per sapere chi si era aggiudicata la gara d’apertura all’Emirates Babel valevole per il Campionato Moebius di Chiusura. Il coroner, riunitosi in seduta straordinaria al tribunale de l’Aja, alle 06:46 ora locale, ha emesso il verdetto in giudicato: “Il risultato all’Emirates Babel, che ha visto prevalere sul campo la compagnie degli Holes Blacks, viene annullato e la vittoria assegnata ai Verdi Ramarro’ssi”. “La giustizia viene ristabilita e significa che le nostre vittorie sono le più pulite - ha detto Valia- Oggi dobbiamo apprezzare il grande trionfo dello squadrone Ramarro contro il fronte unificato dell'arroganza di tutto il mondo e la guerra psicologica lanciata dagli avversari". Borelli ha precisato che gli Holes Blacks non sono veri giocatori : "Essi appartengono all'occidente imperialista”. “Essi appartengono a Leotta. Noi siamo contro Leotta" tuona Cuminetti. Dubbi sul risultato sono stati espressi da Stati Uniti, Germania e Francia. Il presidente contumace, Natale, ha ricevuto invece le congratulazioni da Iraq, Afghanistan e Venezuela.
Dalla fazione opposta i sostenitori di Ascioti Senior e compagni sostengono che vi siano stati dei brogli e alcuni affermano che ieri sera Di Mario stesso sia andato a Palazzo Grazioli a chiedere la cancellazione del risultato della sentenza con un decreto d’urgenza, ma ha dovuto constatare che l'omologazione era andata a puttane. Infine, sempre secondo Di Mario, che il risultato sembri "guidato" emerge anche dal fatto che la Cassazione abbia confermato la vittoria degli infratinati e che la sentenza sia stata resa pubblica prima ancora che le luci sul campo di gioco venissero spente. I risultati ufficiali, poi, sono stati divulgati solo attraverso le percentuali e non con la conta del numero dei reti.
Maturani, apparentemente battuto e visibilmente scosso dalla battaglia a carte bollate, ha invitato alla protesta con un grande raduno questo pomeriggio lungo tutto il viale di Castel Porziano. La sua squadra, a nome di Galanti, ha pure invitato la folla ad andare sui tetti gridando "Allah è grande", uno slogan che ha dato vita a calciopoli nel 2007. Ma il ministero degli interni ha rifiutato il permesso e la manifestazione è stata bollata come "illegale". Almeno 170 supporters degli Holes Blacks sono stati arrestati. Fra di essi, anche Roberto Lallo, Giampaolo e Valerio che hanno militato sotto il moderato Ascone. Vi sono voci secondo cui lo stesso Ascioti Senior sia agli arresti domiciliari.
Di Giacomo, per i Verdi Ramarro’ssi , sostiene che “oggi dobbiamo apprezzare il grande trionfo della squadra del popolo contro il fronte unificato dell'arroganza di tutto il mondo e la guerra psicologica lanciata dalle Polo Nere."