Maturani ragiona con il cuore e rifiuta l'ingaggio dei Al-Ittihad come Tea-Person più pagato della storia
Berlusconi non lo ha chiamato per farlo decidere serenamente ed in solitudine nelle segrete di Castel Sant'angelo
Poteva e doveva essere la sua ultima partita con i Ramarror'ssi. Per il suo trasferimento verso il Golfo Persico i bookmakers inglesi non accettavano più scommesse, ma al momento di imbarcarsi sull'aereo il colpo di scena: Maturani abbandona infuriato il check-in della Nuova Compagnia Aerea Italiana. Sarà lui stesso, poco dopo, a far chiarezza sul mistero. Intanto tutte le agenzie battevano la notizia che Maturani aveva il passaporto scaduto oppure non rientrava nel decreto per la sicurezza sulle espulsioni per chi non era in regola con il permesso di soggiorno.
Ai microfoni di Al-Jazzera dirà: "Niente di tutto ciò. La nuova Alitalia era in overbooking sulla tratta Lido Centro-Terracina e non ho potuto raggiungere Lampedusa via mare da Ventotene, dove i pirati libici mi avrebbero consegnato ad una tribù di beduini che mi avrebbero scambiato con dei monaci buddisti rapiti il secolo scorso dai ribelli del Ciad, che a loro volta mi avrebbero consegnato ai signori della guerra di Mogadiscio per essere arruolato tra le Tigri Tamil; ceduto ad un'asta immobiliare sarei poi arrivato nello Yemen del Sud e da lì, preso in giacenza da Poste Italiane, sarei stato spedito comodamente con Pacco Celere 3 con codice 899-025-2365-146-0379 per risultare smarrito. Purtroppo la clausola di rescissione prevedeva l'annullamento del contratto in caso di nebbia a Linate o per qualsiasi altra cazzata che veniva in mente all'Emiro. Ma sono convinto che la scelta di restare sia stata quella giusta per ripagare i tifosi di tanto affet......"
Sono state queste le ultime parole di Maturani lapidato dall'affetto dei suoi tifosi che gli hanno chiesto di rimanere per sempre lì se non fosse partito.
20/01/09 Il Calciotto de Noantri
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