... all'undicesimo della ripresa eccolo scendere agevole e felpato sulla fascia sinistra, si avvita su se stesso, esegue un loop, dimentica la palla quattro passi indietro, ma la aspetta sicuro e beffardo... eccola, è tra i suoi piedi, fresca, tonda, soda... ma un vuoto di memoria lo induce alla riflessione: perchè stava lì quella fresca sera autunnale, in mutande e maglietta, sudato e puzzolente? Attorno a lui volti sconosciuti lo incitavano: "e passa sta cazzo de palla!!!!! ma che 'tte sei rincojonito??" Non li conosceva, non sapeva perchè lo chiamavano e lo ingiuriavano, gli urlavano dietro frasi irripetibili. Poi un intervento a forbice del terzino destro lo riportò alla realtà: la contusione e la distorsione conseguenti all'intervento assassino gli dolevano, certo; ma era tornato!!!! Era di nuovo in campo, anche se i suoi compagni lo avevavo scalciato fuori dalla riga bianca, all'altezza del corner, per non intralciare la ripresa del gioco. Ma era tornato. Si rialzò faticosamente, squassato dal dolore e nell'insofferenza di tutti gli altri mutandati. Camminava a fatica e gli occhi gli si riempirono di lacrime: erano di gioia. Stava finalmente riassaporando l'emozione dei dolori da footbal: guadagnò la panchina in preda all'euforia e una volta seduto iniziò a massaggiarsi la caviglia; erano anni che non assaporava queste gioie. Si leccò l'abrasione come un cane. Poi salutò tutti, si diresse verso la doccia ma non lo rivide più nessuno.

mercoledì 18 marzo 2009

Ridatece Panci e ve damo Leotta!

E' un coro unanime dai Pirenei agli Urali, dal Don alle sorgenti del Nilo, dalla Terra del Fuoco ai Territori del Nord, dalla Kamchakta al deserto del Gobi o più semplicemente navigando con Google Earth:
 PIATEVE LEOTTA E RIDATECE PANCI!

Cresce la protesta popolare e la proprietà dell'Arena Eschilo 1 minaccia: "Se Leotta si ripresenta chiamiamo i Carabinieri e manderemo a casa di ognuno di voi la Finanza!"

Grande calcio lunedi sera all'Eschilo 1, la prima senza Panci, l'ennesima senza Leotta. La sessione di calcio mercato, resa possibile dalla cessione dello Zamorano della Gallura, ha consentito di acquistare 2 autentici fuoriclasse per ruolo facendo risultare la gara in perfetto equilibrio: Esposito da una parte e Cesarone Curva Sud dall'altra, sono stati vere e proprie rivelazioni e mandati in campo senza un minuto di allenamento con i nuovi compagni. Dinamismo e geometrie per Esposito e centimetri e forza fisica per Cesarone sono stati i trascinatori delle due compagini. Da segnalare i rientri di Cinti e Martini, dopo lunga assenza, preannunciati da schemi e tattiche sopraffini che i loro neuroni trasmettevano troppo velocemente ai palloni, ma che arrivavano ai piedi con la puntualità degli aerei Alitalia prima e dopo il salvataggio oppure il fallimento, a secondo dei punti di vista. Memorabile un tentativo del Cinti di lanciare la palla e saltare l'uomo, ma a rincorrere la sfera erano soltanto gli avanbracci superiori mentre il resto del corpo rimaneva fiducioso a centrocampo. Non meno esilrante Martini che, sulle note di "Trottolino amoroso .... e dudu dadada ...", riusciva a superare 6 avversari con un litro, provvedeva alla piantumazione del rinnovato Centro Sportivo, si riforniva in meno di 7 secondi, cambiava i tacchetti delle scarpe, ripartiva in una nuova ed estenuante serpentina che lo aveva portato allo stadio dei marmi mentre la partita all'Eschilo 1 si inchiodava sul momentaneo 3 a 3.
Mentre Martini saliva sul bus notturno per rientrare dal fuorigioco, si accorgeva che la corsa era limitata a Mattia Battistini e gli veniva comunicato che i verdi Ramarro'rssi avevano terminato la rimonta e si erano portati in vantaggio grazie alla controfigura di Cinti che si era defilato per allacciarsi le scarpe con i filamenti tendinei in eccesso.
Ma i due esordienti poco avrebbero potuto fare se non supportati adeguatamente dalle discese di un Maturani spumentaggiante come la panna chantilly e di un Di Giovanni stellare appena resosi conto che Cinti e Martini potevano essere lasciati al loro destino e dedicarsi meglio a controllare il caterpillar Borrelli che ha dovuto provvedere a riasfaltare la sua fascia non una, non due, non tre, ma ben 19 volte utilizzando come materiale ammortizzante Palmieri Senior e Junior, Ascioti e Di Giacomo utilizzato successivamente anche per puntallare meglio la traversa.
Una menzione a parte merita Natale presentatosi sul set con le sembianze di Garella intepretandone il ruolo alla perfezione: ha respinto tutto al mittente senza bloccare nulla, comprese le accuse del presidente del Copasir, on. Francesco Rutelli, a Gioacchino Genchi.




1 commenti:

Anonimo ha detto...

...mai resoconto fu più fedele all'evento descritto....complimenti all'estensore ed a Maturani a prescindere!
Babba