... all'undicesimo della ripresa eccolo scendere agevole e felpato sulla fascia sinistra, si avvita su se stesso, esegue un loop, dimentica la palla quattro passi indietro, ma la aspetta sicuro e beffardo... eccola, è tra i suoi piedi, fresca, tonda, soda... ma un vuoto di memoria lo induce alla riflessione: perchè stava lì quella fresca sera autunnale, in mutande e maglietta, sudato e puzzolente? Attorno a lui volti sconosciuti lo incitavano: "e passa sta cazzo de palla!!!!! ma che 'tte sei rincojonito??" Non li conosceva, non sapeva perchè lo chiamavano e lo ingiuriavano, gli urlavano dietro frasi irripetibili. Poi un intervento a forbice del terzino destro lo riportò alla realtà: la contusione e la distorsione conseguenti all'intervento assassino gli dolevano, certo; ma era tornato!!!! Era di nuovo in campo, anche se i suoi compagni lo avevavo scalciato fuori dalla riga bianca, all'altezza del corner, per non intralciare la ripresa del gioco. Ma era tornato. Si rialzò faticosamente, squassato dal dolore e nell'insofferenza di tutti gli altri mutandati. Camminava a fatica e gli occhi gli si riempirono di lacrime: erano di gioia. Stava finalmente riassaporando l'emozione dei dolori da footbal: guadagnò la panchina in preda all'euforia e una volta seduto iniziò a massaggiarsi la caviglia; erano anni che non assaporava queste gioie. Si leccò l'abrasione come un cane. Poi salutò tutti, si diresse verso la doccia ma non lo rivide più nessuno.

mercoledì 12 novembre 2008

Geniali !


I Ramarro's"ssi sbancano!

Il Bolzaneto si inginocchia ai campioni.

Biscardi: "Ingredibbile"


Non ci sono più parole per raccontare quella che ormai è una cavalcata epica dei Ramarro's"ssi. Confermano grinta, qualità di gioco, miglior attacco, miglior difesa e soprattutto una condizione atletica superiore. All'Eschilo's Arena, stavolta a soccombere è il Bolzaneto, il fanalino di coda in formazione più che rimaneggiata, ma che ha dato filo da torcere per tutto il primo tempo. L'allenatore del Bolzaneto, ricordando che i suoi migliori giocatori sono tutt'ora in infermeria dopo il derby di 5 anni fa con la G8-Celeron, non ha comunque obbiettato nulla. Si è limitato a ricordare che i punti persi per strada dalla sua squadra non sono quelli dell'altra sera: "Eravamo venuti all'Eschilo non certo puntando alla vittoria, c'era troppa differenza di qualità tra noi ed i Ramarro's"ssi. Finché siamo stati sullo zero-a-zero andava anche piuttosto bene, e qualche opportunità l'abbiamo avuta. Poi, dopo il loro vantaggio siamo crollati. D'altra parte ad inizio campionato avevamo una rosa di 90-100 giocatori validissimi per poter competere su vari fronti, anche perché avevamo avuto una soffiata che i prossimi G8 sarebbero diventati G20 e dunque occorreva avere rincalzi all'altezza della situazione. Poi, un po di sfortuna (l'ingaggio di Stellino che è sfumato, Minozzi che se n'è andato sbattendo la porta, Piersilvio ancora convalescente) ed un po i lunghi tempi di recupero degli stranieri (quasi tutti ancora ancora ospedalizzati) hanno fatto sì che noi si stia in ultima posizione. Ma non ho nulla da rimproverare ai miei uomini: sono ottimi incassatori." Sulla partita non molto da dire, salvo le solite sottigliezze tattiche dei Ramarro's"ssi che in questa partita hanno raggiunto livelli sublimi. Per tutto il primo tempo hanno lasciato sfogare i giocatori del Bolzaneto, i vari Albanese (Claudio, Claudio Gianpaolo, Claudio Roberto e Claudio Antonio) ed il capocannoniere, il Pasticcere, che ha anche messo a segno una tripletta degna di nota, ma inutile. Poi, nella ripresa iniziava lo spettacolo: per piegare la resistenza psichica del Bolzaneto, Cinti si immolava e zoppicando e bestemmiando come un servo della gleba si incamminava verso gli spogliatoi lasciando in inferiorità numerica i Ramarro's"ssi. Ma la mossa era indovinata!! Infatti il Bolzaneto, pensando di avere partita facile dopo l'uscita di Cinti, si rammolliva, ma ancora rimaneva in partita, mentre i Ramarro's"ssi, orfani di Cinti invece crescevano e non poco. Pochi minuti ancora e l'allenatore dei Ramarro's"ssi, Luis Angél Menozzi, veniva sorpreso a parlottare coi suoi giocatori e sull'azione successiva era Fabio Botta-De Vita ad accasciarsi dal dolore e con le mani sul polpaccio sinistro subentrava in porta a Natale. A questo punto il Bolzaneto si illudeva ulteriormente di poter vincere e abbassava ancora il ritmo della gara, ma erano i Ramarro's"ssi, orfani ormai di due titolari a migliorare ancora l'intesa e ad andare in vantaggio con un fraseggio Dei-Di Giacomo-Dei concluso sotto al 7 da Di Giacomo e Dei insieme. Il più era fatto, il Bolzaneto tronfio di presunzione credeva ancora di poter rimontare agevolmente la partita, e quì l'intelligenza tattica di Leotta dava il colpo di grazia ai liguri: senza nessun motivo di gioco, o contrasto, o fallo avversario (come d'altro canto era successo per Cinti e De Vita) stavolta era Leotta ad accasciarsi al suolo dolorante, anche lui con le mani sul polpaccio ed anche lui si ritirava in porta a bestemmiare tra se e se. La partita era chiusa: Dei e Di Giacomo, rimasti ormai soli in campo, potevano esprimere tutto il loro potenziale ed in breve avevano facilmente ragione di un Bolzaneto ormai incredulo e rassegnato e chiudevano la partita con un tondo 7 a 5. Luis Angél Menozzi (foto in alto), lasciando il campo tra gli applausi ha commentato: "Muy éstupido el fùtbol, basta marcar una vèz mas de l'antagonista!"

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