... all'undicesimo della ripresa eccolo scendere agevole e felpato sulla fascia sinistra, si avvita su se stesso, esegue un loop, dimentica la palla quattro passi indietro, ma la aspetta sicuro e beffardo... eccola, è tra i suoi piedi, fresca, tonda, soda... ma un vuoto di memoria lo induce alla riflessione: perchè stava lì quella fresca sera autunnale, in mutande e maglietta, sudato e puzzolente? Attorno a lui volti sconosciuti lo incitavano: "e passa sta cazzo de palla!!!!! ma che 'tte sei rincojonito??" Non li conosceva, non sapeva perchè lo chiamavano e lo ingiuriavano, gli urlavano dietro frasi irripetibili. Poi un intervento a forbice del terzino destro lo riportò alla realtà: la contusione e la distorsione conseguenti all'intervento assassino gli dolevano, certo; ma era tornato!!!! Era di nuovo in campo, anche se i suoi compagni lo avevavo scalciato fuori dalla riga bianca, all'altezza del corner, per non intralciare la ripresa del gioco. Ma era tornato. Si rialzò faticosamente, squassato dal dolore e nell'insofferenza di tutti gli altri mutandati. Camminava a fatica e gli occhi gli si riempirono di lacrime: erano di gioia. Stava finalmente riassaporando l'emozione dei dolori da footbal: guadagnò la panchina in preda all'euforia e una volta seduto iniziò a massaggiarsi la caviglia; erano anni che non assaporava queste gioie. Si leccò l'abrasione come un cane. Poi salutò tutti, si diresse verso la doccia ma non lo rivide più nessuno.

martedì 20 gennaio 2009

Supremi!


19 gennaio 2009

Ramarro’ssi
CINTI I°
NATÂO
LEONZIO
BORETTI II°
DE JACOMO
ASCIOTIÑO
VALIÑO
TALUSSI
Gialli
MARCAO
ASCIOTO SENIOR
ANDRA DE DEUS
GEOVANI MARINO
ANTON PANCI
VALDEMAR PANCI
MATURAÑO
FABIO PALMIEU

All’annuncio delle formazioni ovazione: non sarebbe stata una partita normale. La numerosissima presenza di sudamericani garantiva spettacolo. In più, a dar pepe alla serata, ambo gli allenatori hanno schierato qualche esordiente per ringiovanire le squadre, passate così da 48 anni a 47 anni e 11 mesi di età media. Su tutti Valiño, vero nome Artur Antunez Coimbra Sflambado Carnival, schierato al centro della difesa dei Ramarro’ssi fin dal primo minuto. Ma non hanno sfigurato neanche Asciotiño, Valdemar e Anton Panci, meglio noti come il “duo Panci”, né tantomeno Boretti II° in sostituzione di Boretti I°, cioè se stesso, appiedato dall’omonimo per motivi di gelosia, e infine menzione speciale anche per Talussi, l’oriundo esordiente in prestito dal Bioetico di Montevideo. Guardinghe, le squadre hanno atteso i primi settantacinque minuti, studiando le rispettive tattiche. Poi, un finale coi fuochi d’artificio. Al 76esimo Asciotiño fugge sulla sinistra a bordo di un sidecar, tallonato inutilmente da Geovani Mariño su Cagiva: ne sorte un cross perfetto per Cinti I° che ribadisce in rete. La reazione dei gialli è rabbiosa: prima Valdemar Panci e poi Anton Panci colpiscono il palo ma a sorpresa il raddoppio dei Ramarro’ssi: Valiño, ispirato da non si sa cosa, lancia in verticale per Leonzio, che al volo scavalca Ascioto Senior e allarga verso l’accorrente Talussi, su Honda modificata. Talussi alza lo sguardo, schiva un palo, becca una multa ma riesce a passare palla a Boretti II° che la fraseggia tra se e se fino a deliziare la platea con una parabola perfetta che raggiunge il sornione De Jacomo: questi per un attimo è smarrito, poiché la parabola di Boretti II° è arrivata, ma la palla ancora no. Senza perdersi d’animo De Jacomo Cunctator temporeggia e alla fine della parabola arpiona il pallone per appoggiarlo alle spalle di un incolpevole Marcăo: 2 a 0 e palla al centro. Ma si ribatte perché non sta proprio al centro. I gialli, all’84esimo, accorciano le distanze su azione fortuita, frutto di una quarantina di rimpalli sporchi, taluni vergognosamente sporchi, che conducono la palla sfatta in rete. Neanche il tempo di centrare che c’è il pareggio: i Ramarro’ssi, in un accesso di altruismo, si eclissano per cinque minuti dalla partita e i Gialli sfruttano la superiorità numerica: 2 a 2 e siamo all’89esimo. Valiño suona la carica: si smonta la caviglia dolorante e la sventaglia come una mazza da golf sul pallone, riceve Talussi che di testa allarga a Cinti I° e da lì, di prima, al Don Lurio dei Castelli, Leonzio, che in tuffo plastico smarca De Jacomo che fa velo per Asciotiño, che fa velo per Boretti II°, che fa velo a suo favore, recupera la palla e crossa perfidamente con un effetto sminchiarello che sorpassa il portiere; la palla s’avvita su se stessa, il tempo si fermaaaa, gli aaattttimiiii scorrrrrooonooo aallaaa moooovioooolaaaa, ee la paaallllaaa vìììììraaaa veersoooo laa poooorta eeee balzellaaaandoooo tooocccaaa laaa traaaveeersaaa, poooooi illll paaaaloooo iiiindiiii suuuuperaaaaa laaaa liiineeaaaa diii pooooorta ed è reeeeteeee!!!! L’arbitro non convalida ma i Ramarro’ssi festeggiano, anche i Gialli si lasciano andare all’euforia e implicitamente convalidano la rete. Sulle successive proteste l’arbitro non può nulla, il 3 a 2 è definitivo e finalmente parte la caccia all’uomo. A occhio e croce si ritiene che ci siano almeno 1200 contusi, ma nella bolgia e nella fanga alcuni sono spariti…

1 commenti:

Anonimo ha detto...

lunedi non ci sono.

Massimiliano Talucci