... all'undicesimo della ripresa eccolo scendere agevole e felpato sulla fascia sinistra, si avvita su se stesso, esegue un loop, dimentica la palla quattro passi indietro, ma la aspetta sicuro e beffardo... eccola, è tra i suoi piedi, fresca, tonda, soda... ma un vuoto di memoria lo induce alla riflessione: perchè stava lì quella fresca sera autunnale, in mutande e maglietta, sudato e puzzolente? Attorno a lui volti sconosciuti lo incitavano: "e passa sta cazzo de palla!!!!! ma che 'tte sei rincojonito??" Non li conosceva, non sapeva perchè lo chiamavano e lo ingiuriavano, gli urlavano dietro frasi irripetibili. Poi un intervento a forbice del terzino destro lo riportò alla realtà: la contusione e la distorsione conseguenti all'intervento assassino gli dolevano, certo; ma era tornato!!!! Era di nuovo in campo, anche se i suoi compagni lo avevavo scalciato fuori dalla riga bianca, all'altezza del corner, per non intralciare la ripresa del gioco. Ma era tornato. Si rialzò faticosamente, squassato dal dolore e nell'insofferenza di tutti gli altri mutandati. Camminava a fatica e gli occhi gli si riempirono di lacrime: erano di gioia. Stava finalmente riassaporando l'emozione dei dolori da footbal: guadagnò la panchina in preda all'euforia e una volta seduto iniziò a massaggiarsi la caviglia; erano anni che non assaporava queste gioie. Si leccò l'abrasione come un cane. Poi salutò tutti, si diresse verso la doccia ma non lo rivide più nessuno.

martedì 3 febbraio 2009

Attacco ai fannulloni

INCAZZOSO COME I CICLOPI, IL MINISTRO DEL CALCIOTTO VA AVANTI NELLA SUA LOTTA ALL'ASSENTEISMO DEI CALCIATORI CON RISULTATI CHE NESSUNO SI ASPETTAVA: + 57% IN MENO A GENNAIO DI QUEST'ANNO RISPETTO AL 2008
Uno pensa: "Ah, se potessi decidere io, ve la farei vedere!". Ecco, Luis Roberrrto Leotta detto "El Micchia" è una vita che pensa, senza aver mai giocato, e dice a voce alta, che se fosse il tecnico della nazionale dei Verdi Ramarror'ssi o Presidente degli Stati Uniti, farebbe questo, quest'altro e quell'altro ancora. Lo ha detto quando in tasca aveva la tessera P2 ed è andato ripetendolo, con la stessa tigna, anche quando si è messo in tasca la tessera "Carta per Due": "Ascioti non si muove e resta qui!".
Veneziano, 94 anni, ordinario di Calcoli e Metafisica all'Università della Carinzia, ha una propensione alla polemica che ha alimentato la sua fama di principe degli attaccabrighe. Da tecnico ha esordito con due mosse shock: Galanti al bancone e Maturani in libreria dichiarando la sua fede per l'interdisciplinarietà e spedendo Dei alla consegna delle raccomandate. Partendo da se stesso e dai suoi principali collaboratori si è spostato prima il legamento rotuleo dalla gamba sinistra alla destra e poi riorganizza la difesa facendo diventare Natale un macellaio e Carnicelli un Santo. "Faccio miracoli. Sono come Padre Pio ..." ha dischiarato scherzando, ma non troppo, quando si è reso conto che le stigmati si sono trasformate in sontuose emorragie.
Conoscendo come le sue tasche il funzionamento degli schemi del calciotto, della psicologia e la classifica pericolosa, Leotta ha giocato di contropiede, utilizzando però due piedi destri, anche sulle ironie e gli inevitabili dileggi aprendo un sito www.innovaziondelletattichedelcalciottodenoantri.com.
La mia politica non è ridurre il numero dei calciatori, ma aumentarne la tecnica e la qualità. Sono un socialista della Lega del Calciotto, quindi un terzino sinistro ed il mio motto è: ottieni il posto in squadra per concorso ... se ci riesci.

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