Vi informo che all'uscita dagli spogliatoi dell'Eschilo 1, alcuni calciatori hanno lasciato degli oggetti personali. Tali oggetti, qualora non ritirati dai legittimi possessori entro 15 giorni, verranno esposti in Piazza del Popolo con la gigantografia del proprietario. Si tratta di:
1) Un paio di scarpe Bikke-Bokke a stivaletto con pianta larghissima. Il destro è un 43, il sinistro un 46. Sono laccate rosse, col mezzo tacco e una fibbietta nera a papillon sul lato interno. La zip è esterna e la punta è galvanizzata bianca. Presunto possessore: Leotta Roberto.
2) Un paio di occhiali di profondità, con mirino incorporato e sbrinatori. La montatura è in silicone viola. Le lenti sono in gabardin microforato. Presunto possessore: Maturani Sandro.
3) Un panino con la soppressata. Si compone di una pagnotta casareccia (del diametro di 48 cm ed uno spessore al centro di 13 cm, ben abbrustolita sui lati, a mollica densa) e di una soppressata calabra, monoblocco, con grado di piccantezza 13, che lascia presumere una concentrazione di peperoncino pari al 63%. Presunto possessore: Ascioti Massimo.
4) Una collezione completa di "Lialà", 12 tomi di "Sapere - L'enciclopedìa dei Ragazzi" scaduta da circa 11 anni, svariati tomi di letteratura mongola e un manuale delle giovani marmotte del 1996. Il tutto insiste su una scaffalatura in faggio svaporato, leccato al forno. Presunto possessore: Galanti Massimo.
5) Un corsetto "Sexy di notte-Trendy di giorno" da dandy, in raso rosa, con cuciture retroflesse per rendere più graffiante il contatto col partner. Di notte diventa fosforescente sul popò e si illumina davanti... Presunto possessore: Gubitosi Mario.
6) Parrucca riccia biondo-platino, double-face. L'interno è in velcro a doppia presa, antisgrippolo, e può essere utilizzato per ancorarsi ai campi di gioco in erba sintetica nel ruolo di pivot. L'esterno, in canapa indiana, pettinata ma arricciata, può anche essere fumato al calumet. Presunto possessore: Dei Andrea.
7) Cappellino in lana grossolana ricamato a mano a punto sellaio o AMF (Dal nome della donna che lo esegue).È un punto ornamentale formato dall'alternarsi di un cucirino sui due lati del tessuto. La formazione del punto è stata meccanizzata tramite una donna velocissima chiamata AMF che lavora con un ago a doppia punta libero e due barre ago (una inferiore ed una superiore) che si scambiano l'ago ad ogni passaggio, per un totale di tre mani lavoratrici. Questa donna ha la particolarità di lavorare a gugliate di filo, risultando molto lenta e pallosa. Colore giallo e verde con cuciture blu. Presunto possessore: Palmieri Fabio.
Il resto, una lonza, tre carciofi alla giudìa, una mutanda Parkinson con vibrisse incorporate, un paio di guanti bianchi in pelle di sintesi, un parabrezza acrilico auto-oscurante e un mazzo di grimaldelli universali per cassaforte-caveau, di incerta attribuzione, sono stati lasciati in loco, al vaglio delle autorità.
martedì 23 dicembre 2008
COMUNICAZIONE DI SERVIZIO
Pubblicato da graziano alle 12/23/2008 12:09:00 AM 1 commenti
domenica 21 dicembre 2008
ORARIO PARTITA LUNEDI' 22 DICEMBRE
SI GIOCA ALLE ORE 21,00 AL CENTRO SPORTIVO ESCHILO UNO - LOCALITA' AXA
Pubblicato da graziano alle 12/21/2008 05:33:00 PM 0 commenti
giovedì 18 dicembre 2008
Il Banco Vince!
Pubblicato da Massimo alle 12/18/2008 06:31:00 PM 0 commenti
mercoledì 17 dicembre 2008
ATTENZIO'
LUNEDI' 22 DICEMBRE SI GIOCA!!! CAMPO E ORARIO DA DEFINIRE, MA SI GIOCA.
Carissimi, sò bene la sofferenza, il dolore, i crampi che vi hanno attanagliato lunedì scorso quando è giunta la comunicazione che non si sarebbe giocato!! Eppure, eppure, c'è stato chi, senza demotivarsi, ha tentato ugualmente... Il grande, l'immenso, l'incomparabile Sandro Maturani, munito di apposita piròga, giubbotto salvagente e pistola lanciarazzi, si è prodotto in una performance di cui tutti (e dico tutti!!) dobbiamo essergli grati! Lui è arrivato!! Nonostante la piena dei canali consortili, nonostante i fiumi d'acqua, impavido sotto a fulmini e saette, incurante del pericolo, Lui è arrivato al campo!!! Nulla toglie al merito di questo gagliardo atleta che dopo cinque minuti, vista l'impraticabilità del campo e consultato l'arbitro, Egli abbia abbandonato il centro sportivo. Nulla toglie al Suo valore il fatto che Egli abbia poi imprecato schiere di santi e zeffirini e arcangeli, e abbia maledetto me, supplicando Satana che giacessi all'infinito nel calderone infernale per non averlo tempestivamente avvisato... Egli è giunto, e... ha vinto!! Per tutti noi!!! Come giusta ricompensa per Sandro prego tutti di Voi di partecipare al sondaggio di questa settimana e di prenotarVi tempestivamente per lunedì prossimo!
Pubblicato da graziano alle 12/17/2008 01:22:00 PM 0 commenti
sabato 13 dicembre 2008
PARTITA LUNEDI' 15 DICEMBRE
SI GIOCA ALLE ORE 21,00 PRESSO IL CENTRO ESCHILO 2. Accorrete numerosi.
Pubblicato da graziano alle 12/13/2008 08:56:00 PM 0 commenti
venerdì 5 dicembre 2008
mercoledì 3 dicembre 2008
60° ANNIVERSARIO
In occasione del sessantenario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo di Calciotto Amatoriale, la nostra testata ha deciso di divulgare per intero il contenuto della Dichiarazione. Tuttavia, vista la cospicua mole del numero di articoli che la compongono si è resa necessaria una scelta editoriale drammatica: la pubblicazione sarà frazionata, ovvero proposta alla lettura con cadenza settimanale. Dopo approfondita analisi e notevole dibattito in redazione, inoltre, ha prevalso l’idea di iniziare la pubblicazione partendo dall’inizio. Seguiranno, nelle puntate future, gli articoli, prima quelli dispari e poi quelli pari e/o viceversa, per non annoiare il lettore e dar luogo ad una lettura meno superficiale. Buona lettura!
PROLOGO
La Dichiarazione Universale di Diritti dell’Uomo di Calciotto Amatoriale (d’ora in poi denominata AFHRUD: Amatorial Football/eight Human Rights Universal Declaration) , è stata redatta in contemporanea con la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo
(http://it.wikisource.org/wiki/Dichiarazione_Universale_dei_Diritti_dell%27Uomo) e ne fa parte integrante. Adottata a maggioranza assoluta dall’Assemblea delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948, tra il primo ed il secondo tempo supplementare, essa rappresenta il documento di riferimento per tutte le Federazioni di Calciotto mondiali, in tempo di Pace. In tempo di Guerra, le Federazioni di Calciotto dei singoli stati nazionali sono state lasciate libere, dal Legislatore, di adottare i Trattati Bellici di Pallacorda ovvero le Risoluzioni ai Conflitti redatte da Erwin Rommel, la Volpe del deserto.
IMPLEMENTAZIONE
La AFHRUD è stata implementata nel corso degli anni fino a trovare stesura definitiva e vigente nella AFHRUD-DN. Si tratta dello stesso identico documento ma rivisitato e ripunteggiato da noantri, da cui deriva la variazione della sigla identificativa. L’intervento di aggiornamento ai tempi odierni è stato reso necessario vuoi dalla recente scomparsa dei palloni fatti di carta ammalloppata o di stracci, vuoi dall’evoluzione del fondo dei terreni di giuoco (passati in brevissimi anni dalla terra nera con radiche, alla pozzolana, agli asfalti sgretonati, al cemento grezzo e infine ai fondi sintetici), vuoi infine dalla crescente consapevolezza dei giocatori di calcetto amatoriale della possibilità di incorrere nei reati previsti dai codici penali sotto al titolo DELITTI CONTRA ADVERSARIOS.
FONTI E ISPIRAZIONI
La AFHRUD-DN, ha tratto ispirazione dal dibattito che, sviluppatosi dall’antica scuola greca dei Palleggiatori è arrivato fino ai tempi nostri, culminando nelle celebri “Riflessioni in Rovesciata” del filosofo tedesco Hans-Uve Seeler, ma pur sempre passando attraverso il contributo degli studiosi Latini (Decio Minuto Regolare e Sesto Minuto Suplementare, nonché Lucio Appio Traversa ) di quelli medievali (Platìno in primis e tutta la scuola aristotèlica di Ignazio da Wembley e Gilberto da Tackle) dei rinascimentali neoplatonici (Valerio Spadone e Sulfaro Portiero) della scuola ibericoportoghese (Eusebio di Fatima, Alonso de Fascia, Gilbèrto, Eribèrto, Ernèrto, Giùèrto, Marcèrto, Riflèrto, Fallaô, Puniciaô e Paraô), e giovandosi ulteriormente del contributo dei pensatori italici tardo-rinascimentali, come Masozzo Randellatore, Furìn Benetti, i fratelli Bellugi (Uto e Udo), Tonino Carino da Ascoli. Altresì va riconosciuta fondamentale importanza ad alcune opere sfuse prodotte da illustri pensatori: “Esegesi del tacchetto in panza” di Joaquìn Peirò, “Il Tunnel Retroflesso” di Evaristo Beckam-Lossi, “Salto, dunque paro!” scritto a otto mani e quattro idiomi diversi da Lev Yascin, William Ghezzi, Jongbloed e sir Gordon Banks, con la prefazione postuma di Sentimenti IV.
PREMESSA DI PRINCIPIO
Tutti i giocatori di Calciotto nascono liberi ed eguali davanti ai Diritti; ma dietro, sono diversi per numero di maglietta, e infinitamente soli dinnanzi al loro destino.
Pubblicato da graziano alle 12/03/2008 12:33:00 AM 0 commenti
Etichette: Diritti dell'Uomo
martedì 2 dicembre 2008
Traumatologia Empirica da Calciotto: Intervista al premio Nobel per la Medicina Onirica Prof. Stellinus
Pubblicato da Massimo alle 12/02/2008 07:38:00 PM 0 commenti
Il “Trauma” come oggetto di studio
Non si può negare che, ormai da molte settimane, si sia diffusa tra molti ortopedici una sorta di “suggestione” verso i metodi qualitativi applicati alla traumatologia empirica e, molto spesso, la sperimentazione di nuove piste teoriche si affida, in modo particolare, alla “storia di vita” come fonte e specchio di informazioni su un vasto spettro di patologie sociali.
Questa nuova direzione della ricerca, che personalmente ho già avuto modo di sperimentare dalla fine degli anni settanta, analizzando un gruppo di Primari interparentali composto da italiani autoctoni non emigrati all’estero, ha sollecitato da tempo, la ripetizione di uno studio empirico della traumatologia ortopedica.
Molti di questi studi adombravano la possibilità che, scelte di campi errati e politiche tattiche quanto meno poco mirate rispetto alle singole virtù, avrebbero dato il via, in maniera massiccia, ad un fenomeno di traumatologia epocale nelle manifestazioni amatoriali. Nulla venne intrapreso come prevenzione e quanto era stato predetto avvenne puntualmente ed ininterrottamente. Per oltre dieci partite, infatti, le decine di vetusti atleti furono costretti quasi all’indigenza e a trasferirsi all’estero, disperdendosi in molti casi per sempre, per motivi di lavoro dovuti all’inattività forzata da trauma.
Tra le numerose ricerche di comunità quella dell’antropologo Ascioti sui comuni montani della Sila a cavallo delle province di Cosenza e Catanzaro, è stata giudicata da molti studiosi un lavoro di particolare interesse per avere l’autore costruito, da un lato un percorso di analisi basato sull’osservazione partecipante del trauma e sull’uso di un preciso schema concettuale distorsivo, e dall’altro per avere fatto sapientemente interagire dati storici, geografici, economici e demografici, tutti inseriti in una griglia “spazio-temporale”ed analizzate con le categorie dell’antropologia concettuale e dell’ortopedia empirica.
Augusto Druso
Pubblicato da Massimo alle 12/02/2008 03:30:00 PM 0 commenti
lunedì 1 dicembre 2008
Fine di un'epoca!
Questa sera l'addio alle arene Eschilo 1 e 2.
Augusto Druso.
Pubblicato da Massimo alle 12/01/2008 06:53:00 PM 0 commenti