... all'undicesimo della ripresa eccolo scendere agevole e felpato sulla fascia sinistra, si avvita su se stesso, esegue un loop, dimentica la palla quattro passi indietro, ma la aspetta sicuro e beffardo... eccola, è tra i suoi piedi, fresca, tonda, soda... ma un vuoto di memoria lo induce alla riflessione: perchè stava lì quella fresca sera autunnale, in mutande e maglietta, sudato e puzzolente? Attorno a lui volti sconosciuti lo incitavano: "e passa sta cazzo de palla!!!!! ma che 'tte sei rincojonito??" Non li conosceva, non sapeva perchè lo chiamavano e lo ingiuriavano, gli urlavano dietro frasi irripetibili. Poi un intervento a forbice del terzino destro lo riportò alla realtà: la contusione e la distorsione conseguenti all'intervento assassino gli dolevano, certo; ma era tornato!!!! Era di nuovo in campo, anche se i suoi compagni lo avevavo scalciato fuori dalla riga bianca, all'altezza del corner, per non intralciare la ripresa del gioco. Ma era tornato. Si rialzò faticosamente, squassato dal dolore e nell'insofferenza di tutti gli altri mutandati. Camminava a fatica e gli occhi gli si riempirono di lacrime: erano di gioia. Stava finalmente riassaporando l'emozione dei dolori da footbal: guadagnò la panchina in preda all'euforia e una volta seduto iniziò a massaggiarsi la caviglia; erano anni che non assaporava queste gioie. Si leccò l'abrasione come un cane. Poi salutò tutti, si diresse verso la doccia ma non lo rivide più nessuno.

martedì 27 gennaio 2009

Non l'avevo mai vista!!!


Il vecchio Franck non aveva mai visto nulla del genere, eppure la sua lunga vita l’aveva portato praticamente in ogni angolo del Far West. Incredulo, quasi disgustato, iniziò a raccontare con la sua voce stridula… “mi ricordo –disse- di quando a Winnemucca nel Nebraska il reverendo George fece fuggire il bandito Josemhite, a calci in culo, evitando che rapinasse la vecchia Ashton. E ricordo perfettamente che prese a calci in culo anche il cavallo di Josemhite ché non voleva andarsene. Mi ricordo di quando Erick la cavalletta si scolò una bottiglia di whisky senza pagare e fu rincorso dallo sceriffo Sullivan: Erick saltò dalla balaustra del saloon di O’Leary, a Sacramento, e atterrò a Roseville, trenta miglia a nord-ovest… ma questa non l’avevo mai vista… C’ero anche quella volta, a Pueblo, quando arrivò Sally dalle gambetoste con tutte le sue amiche: Nina, Gina, Pina, Lina, Mina…Rina, Dina…e… -e qui il vecchio Franck si commosse- …Cina…la ragazza orientale… beh, nessuno nel raggio di venticinque miglia andò più a lavorare per una settimana. Bei tempi –disse, e sputò sul tronco- bei tempi… Guardò verso il tramonto, quasi si commosse e riprese… Bei tempi quelli di Mama Daisy… sapeva cucinare come poche donne… in un modo o nell’altro, io e Freddie lo svelto, riuscivamo sempre a farci invitare a cena da Mama Daisy, a Santa Fè, e poi con la scusa che s’era fatto tardi restavamo lì a dormire e provavamo a… fu veramente una brutta nottata quando ci accorgemmo che Mama Daisy si chiamava Patrick O’Brian e ci randellò di santa ragione. Franck sputò sul muro, arricciò gli occhi contro il sole, e sputò sullo sputo sul muro e lo centrò e disse: ma questa non l’avevo mai vista… Poi riprese, più stridulo di prima… “c’ero anche a Topeka… sissignore, c’ero anche lì e vidi coi miei occhi la famosa rapina alla Banca Allstorm…quella del bandito Gerry il roscio…che storia quella: Gerry e i suoi compari da diversi mesi stavano cercando di sistemare la faccenda, in paese non si parlava d’altro; ma per un motivo o per l’altro la banca restava lì, illibata come mia sorella Gisèle, che Dio l’abbia in gloria; eeh! Gerry le provò tutte: con le pistole, col mitragliatore, con la dinamite ma la banca resisteva. Allora provò a rastrellare le azioni della banca, poi lanciò un’OPA amichevole ma venne rifiutata da Allstorm in persona… non c’era nulla da fare, finché un giorno ebbe l’idea vincente: comprò il terreno intorno alla banca, lo recintò e ci riversò la sua mandria di ventisettemila mucche… dopo tre giorni Allstorm personalmente consegnò le chiavi della banca a Gerry, che ne divenne il nuovo presidente. Bei tempi, maledettamente belli -disse il vecchio Franck e si sputò su uno stivale- ne succedevano di tutti i colori, ma questa… proprio non l’avevo mai vista… Solo allora osai chiedere al vecchio Franck a cosa alludesse. Lui mi guardò di sbieco per due lunghi minuti, il tempo non passava mai e reggevo a fatica il suo sguardo. Si scolò il whisky e s’accese un mozzicone, mi riguardò con malcelato disprezzo e sputò tre-quattro volte e poi, con lo sguardo perso nel vuoto, a mezza voce, disse “Una tripletta di Andrea Dei, giovanotto… non l’avevo mai vista…!!

domenica 25 gennaio 2009

Risultato sondaggio


sabato 24 gennaio 2009

Tourné in Karahorum, Kashmir and Ladakh

I Verdi Ramarro'ssi accettano l'invito della lega dell'Indian Himalaya Calciotto
Dal nostro corrispondente nello Zanskar, Garry Weare
Over the last decade so many teams have extended their training programs from Nepal to the Indian Himalaya. The Indian Himalaya Calciotto League have a file of recommended organisations to invite. Points to bear in mind when considering your team include its experience in football trips to India. You could of course try to bypass the overseas travel agents and deal directly with the local team. This can be done by writing to the Indian Himalaya Calciotto League who willbe able to supply you with the matches you have scheduled.
You must, however, be aware of the problems of dealing with a culture and tattics that are vastly different from that of the West.
Clothing considerations differ widely from match to match: in all mountain areas you should be prepared for inclement weather. If someone of you playing exclusively in India, a local tailor can make up a pair of shorts and comfortable long trousers in an afternoon.
To help you, consider the follow checklist:
  1. walking boots
  2. jacket
  3. down vest
  4. whool shirt or pullover
  5. breeches
  6. over trousers
  7. shorts
  8. shirts
  9. termal underwear
  10. gloves
  11. socks
  12. sandshoes
  13. sunheat
  14. snow gaiters
  15. sunglasses
  16. water bottle
  17. swiss army knife
  18. first aid kit
  19. torch
  20. sleeping bag (for the overtime)

Also you have to consder any healt problems:

  1. Respiratory problems
  2. sinusitis
  3. bronchitis
  4. pneumonia
  5. cardio-pulmonary resuscitation
  6. head and spinal injury
  7. fratcures
  8. skeletal problems
  9. Sahib's knee
  10. lacerations
  11. vomiting
  12. shock
  13. death

In case of point 13, don't panic and don't shake the player or shout at them: clear airway, try mouth-to-mouth and the least but not the last ... heart massage!

martedì 20 gennaio 2009

Supremi!


19 gennaio 2009

Ramarro’ssi
CINTI I°
NATÂO
LEONZIO
BORETTI II°
DE JACOMO
ASCIOTIÑO
VALIÑO
TALUSSI
Gialli
MARCAO
ASCIOTO SENIOR
ANDRA DE DEUS
GEOVANI MARINO
ANTON PANCI
VALDEMAR PANCI
MATURAÑO
FABIO PALMIEU

All’annuncio delle formazioni ovazione: non sarebbe stata una partita normale. La numerosissima presenza di sudamericani garantiva spettacolo. In più, a dar pepe alla serata, ambo gli allenatori hanno schierato qualche esordiente per ringiovanire le squadre, passate così da 48 anni a 47 anni e 11 mesi di età media. Su tutti Valiño, vero nome Artur Antunez Coimbra Sflambado Carnival, schierato al centro della difesa dei Ramarro’ssi fin dal primo minuto. Ma non hanno sfigurato neanche Asciotiño, Valdemar e Anton Panci, meglio noti come il “duo Panci”, né tantomeno Boretti II° in sostituzione di Boretti I°, cioè se stesso, appiedato dall’omonimo per motivi di gelosia, e infine menzione speciale anche per Talussi, l’oriundo esordiente in prestito dal Bioetico di Montevideo. Guardinghe, le squadre hanno atteso i primi settantacinque minuti, studiando le rispettive tattiche. Poi, un finale coi fuochi d’artificio. Al 76esimo Asciotiño fugge sulla sinistra a bordo di un sidecar, tallonato inutilmente da Geovani Mariño su Cagiva: ne sorte un cross perfetto per Cinti I° che ribadisce in rete. La reazione dei gialli è rabbiosa: prima Valdemar Panci e poi Anton Panci colpiscono il palo ma a sorpresa il raddoppio dei Ramarro’ssi: Valiño, ispirato da non si sa cosa, lancia in verticale per Leonzio, che al volo scavalca Ascioto Senior e allarga verso l’accorrente Talussi, su Honda modificata. Talussi alza lo sguardo, schiva un palo, becca una multa ma riesce a passare palla a Boretti II° che la fraseggia tra se e se fino a deliziare la platea con una parabola perfetta che raggiunge il sornione De Jacomo: questi per un attimo è smarrito, poiché la parabola di Boretti II° è arrivata, ma la palla ancora no. Senza perdersi d’animo De Jacomo Cunctator temporeggia e alla fine della parabola arpiona il pallone per appoggiarlo alle spalle di un incolpevole Marcăo: 2 a 0 e palla al centro. Ma si ribatte perché non sta proprio al centro. I gialli, all’84esimo, accorciano le distanze su azione fortuita, frutto di una quarantina di rimpalli sporchi, taluni vergognosamente sporchi, che conducono la palla sfatta in rete. Neanche il tempo di centrare che c’è il pareggio: i Ramarro’ssi, in un accesso di altruismo, si eclissano per cinque minuti dalla partita e i Gialli sfruttano la superiorità numerica: 2 a 2 e siamo all’89esimo. Valiño suona la carica: si smonta la caviglia dolorante e la sventaglia come una mazza da golf sul pallone, riceve Talussi che di testa allarga a Cinti I° e da lì, di prima, al Don Lurio dei Castelli, Leonzio, che in tuffo plastico smarca De Jacomo che fa velo per Asciotiño, che fa velo per Boretti II°, che fa velo a suo favore, recupera la palla e crossa perfidamente con un effetto sminchiarello che sorpassa il portiere; la palla s’avvita su se stessa, il tempo si fermaaaa, gli aaattttimiiii scorrrrrooonooo aallaaa moooovioooolaaaa, ee la paaallllaaa vìììììraaaa veersoooo laa poooorta eeee balzellaaaandoooo tooocccaaa laaa traaaveeersaaa, poooooi illll paaaaloooo iiiindiiii suuuuperaaaaa laaaa liiineeaaaa diii pooooorta ed è reeeeteeee!!!! L’arbitro non convalida ma i Ramarro’ssi festeggiano, anche i Gialli si lasciano andare all’euforia e implicitamente convalidano la rete. Sulle successive proteste l’arbitro non può nulla, il 3 a 2 è definitivo e finalmente parte la caccia all’uomo. A occhio e croce si ritiene che ci siano almeno 1200 contusi, ma nella bolgia e nella fanga alcuni sono spariti…


“La Fanga infanga
Insino all’anca
O putrida terraglia che ci avvolge
E idra è bruna
E arsa è bianca…”

Così, sulle parole del grande poeta Seppione da Granata, e sulle note della composizione per archi ed elicotteri del grande Stockhausen, si è aperta la stagione 2009 del calciottodenoantri. L’evento ha attirato circa 1.500.000 di persone, ma tante altre non hanno partecipato: molte perché invitate all’election day di Obama, che si svolge in queste ore, ma la maggior parte perché non gliene fregava un cazzo. Per l’occasione il centro sportivo Eschilo 1 si è dotato di nuove cabine spogliatoio di quarta generazione: il riscaldamento interno deriva dalla raccolta dei fumi di scarico delle caldaie e delle autovetture parcheggiate fuori, così da garantire una temperatura interna di oltre 35 gradi e una rapida evacuazione dei calciatori per evitare l’intossicazione; docce a getto asincrono, va-viene-va, che tolgono fino al 47% di zella in più dalla pelle ed oltre il 53% in più di pelle dalla zella; armadi a scomparsa (difatti nessuno li ha visti); l’illuminazione, secondo i dettami più moderni di bio-architettura, è ottenuta dal metano delle puzzette dei calciatori convogliate in una specifica dinamo; il bidet è del tipo a cannula di caucciù con grate a scolo differenziale e raccolta organica, ed è posto all’esterno degli spogliatoi per salvaguardare la privacy e fertilizzare i prati sintetici. Anche sul terreno di gioco molte novità: sono stati apposti numerosi strati di fango per aumentare lo spettacolo. Sulla fascia sinistra le analisi hanno appurato la presenza del sacro limo del Nilo e di quando in quando affioravano teschi di faraona e geroglifici in stampatello; sulla fascia destra si sono rinvenute tracce di mota del Gange e corna di vacche sacre, ma anche un vecchio fachiro intento col piffero a far drizzare il suo serpente, o forse è col serpente che voleva far alzare il suo piffero…??.. Per tutto il resto della superficie si è sversata la sabbia che il Tevere ha deposto dopo la tracimazione a Ponte di Nona, ma poiché non ancora filtrata, il campo era quasi impraticabile a causa delle ramaglie e di qualche tronco; su una delle due porte inoltre si trovavano ancora incagliati due barconi, lo “Zeus IV” e il “Sandoka” (senza la n) di proprietà di Ercole e Attilio. In questa favorevole situazione, l’arbitro ha dato il via alla partita inaugurale, non senza osservare un minuto di raccoglimento per il papà di uno de noantri.

I Ramarror'ssi verso il fallimento

Assegni scoperti ai giocatori
Procuratori in Lega
Entro il 23 deve iscriversi alla partita
Si complica sempre di più la vicenda dei Ramarror'ssi, ora l'ipotesi di fallimento della società palocchina è sempre più probabile, così come il sogno di rivedere il calciotto di vertice in campo all'Arena Eschilo 1 anche nella prossima stagione. La situazione in stallo da mesi ha subìto un peggioramento dopo che gli assegni consegnati e versati dal Presidente Luis Menozzi detto El Tanghero e presentati all'incasso dai giocatori sarebbero risultati non coperti. E' l'ennesima puntata di una crisi scoppiata a fine novembre, quando i giocatori resero pubblici i mancati pagamenti degli stipendi.
"La situazione è molto dura" dice Talucci "Il Pasticciere è a casa in convalescenza e deve prima di tutto risolvere i problemi di salute".
Più incisivo Valia che afferma "... l'unica possibilità è che intervenga qualcuno a prendere i diritti". Il termine per la cessione dei diritti scade il 22 gennaio, ma per poterlo fare serve la liberatoria di tutti gli atleti e, come si sa, Maturani risulta smarrito come pacco n.ro 899-025-2365-146-0379 nello Yemen del Sud (vedi articolo di sotto, ndr).
Molto pesanti invece le dichiarazioni di Ascioti, riprese dai siti russi, bulgari e polacchi: "La responsabilità è di Carnicelli che si oppose all'applicazione della nuova regola sugli stranieri". Nessuna conferma ufficiale da Palmieri che si trincera dietro un "I HAVE A DREAM ...". Quale sia non è dato a sapersi.
Nella confusione totale Leotta, 27 anni, uno dei più grandi stalloni di tutti i tempi, ha annnciato di ritirarsi dall'attività a causa di problemi di fertilità. La sua influenza sul gioco moderno è stata fondamentale e molti dei suoi figli, fra i quali Dei e tutti i Panci hanno un grandissimo successo.

Maturani dice NO al Al-Ittihad!!

Maturani ragiona con il cuore e rifiuta l'ingaggio dei Al-Ittihad come Tea-Person più pagato della storia
Berlusconi non lo ha chiamato per farlo decidere serenamente ed in solitudine nelle segrete di Castel Sant'angelo
Poteva e doveva essere la sua ultima partita con i Ramarror'ssi. Per il suo trasferimento verso il Golfo Persico i bookmakers inglesi non accettavano più scommesse, ma al momento di imbarcarsi sull'aereo il colpo di scena: Maturani abbandona infuriato il check-in della Nuova Compagnia Aerea Italiana. Sarà lui stesso, poco dopo, a far chiarezza sul mistero. Intanto tutte le agenzie battevano la notizia che Maturani aveva il passaporto scaduto oppure non rientrava nel decreto per la sicurezza sulle espulsioni per chi non era in regola con il permesso di soggiorno.
Ai microfoni di Al-Jazzera dirà: "Niente di tutto ciò. La nuova Alitalia era in overbooking sulla tratta Lido Centro-Terracina e non ho potuto raggiungere Lampedusa via mare da Ventotene, dove i pirati libici mi avrebbero consegnato ad una tribù di beduini che mi avrebbero scambiato con dei monaci buddisti rapiti il secolo scorso dai ribelli del Ciad, che a loro volta mi avrebbero consegnato ai signori della guerra di Mogadiscio per essere arruolato tra le Tigri Tamil; ceduto ad un'asta immobiliare sarei poi arrivato nello Yemen del Sud e da lì, preso in giacenza da Poste Italiane, sarei stato spedito comodamente con Pacco Celere 3 con codice 899-025-2365-146-0379 per risultare smarrito. Purtroppo la clausola di rescissione prevedeva l'annullamento del contratto in caso di nebbia a Linate o per qualsiasi altra cazzata che veniva in mente all'Emiro. Ma sono convinto che la scelta di restare sia stata quella giusta per ripagare i tifosi di tanto affet......"
Sono state queste le ultime parole di Maturani lapidato dall'affetto dei suoi tifosi che gli hanno chiesto di rimanere per sempre lì se non fosse partito.
20/01/09 Il Calciotto de Noantri

venerdì 16 gennaio 2009

Si gioca ... anche se piovono sassi!

I convocati confermati si dovranno presentare al

Centro Eschilo 1
Via Eschilo 85 - Axa

Alle ore 20:45

Inizio partita: ore 21:00
Termine partita: ore 22:30

E' consigliato il consueto abbigliamento mari e monti




lunedì 12 gennaio 2009

Campo impraticabile partita rinviata




Causa neve mista a pioggia campo reso impraticabile.




Incontro reinviato a Lunedì 19 Gennaio

venerdì 9 gennaio 2009

LUNEDI 12 GENNAIO

Si giuoca Lunedì 12 Gennaro dalle 21e30 alle 23,00 al circolo Eschilo 1 - Via Eschilo 85 - Axa - Roma - Italia
Previsioni del tempo: COPRITEVI BENE!!

lunedì 5 gennaio 2009



Un Poeta un'anarchico del calcio degli anni 60, un Maradona Italiano degli anni 60: 

la vita della farfalla
Calciatore-artista. 
La domenica sera dopo la partita dipingeva e dovunque avesse giocato riprendeva la sua Rolls Royce ( una vecchia balilla ristrutturata ) e con un mangianastri tornava a casa ascoltando la musica dei Beatles
Impossibile imbrigliare Gigi Meroni in unica definizione. Impossibile portare dentro schemi precisi un personaggio così multiforme, 4 anni della storia del calcio Italiano " il vero calcio ". Il vecchio Nereo Rocco aveva detto che a 25 anni avrebbe raggiunto la sua maturità calcistica ..........purtroppo morì a 24 anni .
Giocatore granata di quel Toro gagliardo e sanguigno alla richiesta di Edmondo Fabbri allora allenatore della Nazionale " Se ti tagli barba e capelli la maglia numero 7 è la tua " rispose che il calcio non poteva portargli via anche quella parte di scelte private .
Un grande , una parte del sessantotto